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Vaccini del cane: quante e quali vaccinazioni deve fare un cane

Vaccini del cane: quante e quali vaccinazioni deve fare un cane

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L'importanza dei vaccini nella salute del cane

I vaccini per cani costituiscono il sistema più efficace per proteggere il migliore amico dell'uomo dalle principali malattie infettive. Nonostante i progressi della medicina veterinaria, il cane può ancora oggi essere colpito da virus, batteri e parassiti nei confronti dei quali non si dispone di terapie risolutive; in tal senso, la profilassi rappresenta l'unica arma davvero efficiente.
Ma perchè è importante difendere il cane da queste patologie? Si tratta innanzitutto di infezioni ad alto grado di contagiosità, provocate da microrganismi molto resistenti: anche il cane con un sistema immunitario forte può incorrervi, soprattutto se esce spesso e frequenta altri cani. Tutte le malattie presentano un decorso molto doloroso che può, non di rado, concludersi con la morte dell'animale. I cuccioli, in tal senso, sono le principali vittime: durante il periodo della crescita, infatti, le difese immunitarie sono ancora fragili, soprattutto nella delicata fase che segna la fine dell'allattamento.

vaccini cuccioli cane

Gli anticorpi del latte materno

Nel primo mese di vita, il cucciolo di cane è ben protetto dalle malattie infettive grazie al latte materno: oltre a possedere un elevato potere nutritivo, questo alimento vanta una straordinaria ricchezza di anticorpi, con i quali espleta un'azione immunizzante ad ampio spettro. L'allattamento, però, ha una durata piuttosto breve: la cagna, infatti, riesce ad alimentare i suoi piccoli per circa 45 giorni, trascorsi i quali inizia a secernere sempre meno latte. Il vaccino, quindi, prosegue e sostituisce l'attività protettiva del latte materno, offrendo al sistema immunitario dei cuccioli tutti gli anticorpi necessari a difendersi dai virus.


quante vaccinazioni deve fare un cane

Il primo vaccino del cane

Quando fare il primo vaccino al cane? I protocolli di base prevedono una prima somministrazione a 50-55 giorni di vita, con un richiamo a distanza di circa 15 giorni; i richiami successivi vengono effettuati dopo un anno. Tuttavia, per alcune vaccinazioni potrebbero rendersi opportune procedure o tempistiche differenti in base all'età, alla razza, alla taglia e alla zona di residenza del cane. Per questo è sempre molto importante affidarsi al parere del veterinario, l'unico in grado di stabilire quali e quanti vaccini deve fare un cucciolo, con le modalità più adeguate al caso specifico.

I vaccini per il cane si dividono in due categorie: fortemente raccomandati (core), detti anche vaccini di base, e facoltativi (non core).


primo vaccino cane

Vaccini fortemente raccomandati per cani

Quante e quali vaccinazioni deve fare un cane? I vaccini altamente consigliati per cani sono quattro:

  • Cimurro. Il cimurro del cane è una malattia infettiva caratterizzata da un elevato livello di contagiosità: a provocarlo è un virus chiamato Morbillivirus. Letale per tutti i canidi e in modo particolare per i cuccioli, il cimurro si manifesta con disturbi del sistema nervoso, anomalie comportamentali (ad es. coprofagia), paralisi agli arti, convulsioni, catarro nasale e grave abbassamento delle difese immunitarie.

  • Epatite infettiva. Causata dall'Adenovirus CAV-1, un virus responsabile della necrosi delle cellule, l'epatite infettiva del cane è un'infezione acuta che interessa i linfonodi, il fegato e i reni. Si trasmette generalmente per ingestione di secrezioni infette (saliva, urina, feci) ma anche per contaminazione ambientale; i sintomi più comuni sono diarrea, vomito, disidratazione, apatia, inappetenza, sete eccessiva, nausea, gonfiore addominale, linfonodi ingrossati e, nei casi più gravi, febbre, convulsioni, scolo nasale e oculare, affezioni del cavo orofaringeo.

  • Parvovirosi. La procedura per la parvovirosi è un vaccino contro una forma di gastroenterite del cane. Il virus dal quale procede questa malattia, ovvero il Parvovirus canino, si distingue per la eccezionale resistenza a tutti i fattori ambientali avversi, come i disinfettanti e le alte temperature: questa particolarità lo rende estremamente difficile da debellare, aumentando esponenzialmente il suo livello di trasmissibilità. L'azione del Parvovirus distrugge i villi intestinali causando gravi emorragie all'interno del sistema digerente. La malattia si manifesta con febbre, anoressia, prostrazione, vomito, forti dolori addominali e diarrea; le feci, di colore grigio-giallastro, presentano spesso tracce ematiche. Il decorso dipende dall'età del cane; può essere mortale, soprattutto nei soggetti più giovani e in mancanza di un tempestivo intervento di reidratazione.

  • Leptospirosi. Trasmissibile anche all'uomo, la leptospirosi canina è causata da un batterio molto diffuso chiamato Leptospira; questo microrganismo, del quale i ratti rappresentano il veicolo preferenziale, si trasmette attraverso contaminazione ambientale (acqua calda e stagnante) e secrezioni infette (soprattutto le urine). Anche i cani possono esserne portatori sani. La sintomatologia comprende febbre, diarrea, vomito, urine scure, disidratazione, mucose arrossate, prostrazione, ittero, insufficienza renale. Il decorso degenera spesso nel decesso dell'animale; in caso di guarigione, il cane potrebbe riportare danni permanenti, come una grave insufficienza renale.

A seconda dei casi, il veterinario può suggerire due procedure: la cosiddetta "trivalente", che comprende cimurro, parvovirosi ed epatite infettiva, oppure la "tetravalente", che si ottiene con l'aggiunta della leptospirosi. Quando alla tetravalente si aggiunge anche la parainfluenza (tosse dei canili), la procedura prende il nome di vaccino pentavalente per il cane.



Calendario per le vaccinazioni

Tra i vaccini per i cuccioli di cane, i primi ad essere somministrati sono solitamente quelli che compongono la trivalente, ovvero il cimurro, l'epatite infettiva e la parvovirosi: questa prima inoculazione viene eseguita tra le 6 e le 8 settimane di vita.
Dopo 15-20 giorni viene effettuato il richiamo di questi tre vaccini aggiungendo, nel caso della tetravalente, il primo vaccino contro la leptospirosi del cane.
Il richiamo di quest'ultimo vaccino viene fatto al cane a distanza di un mese;
le 14-16 settimane rappresentano anche il momento ideale per vaccinare il cucciolo contro la rabbia, qualora le circostanze lo richiedessero.

Tutti i vaccini vanno ripetuti poi una volta all'anno; sarà il veterinario a fissare di volta in volta le scadenze, utilizzando un apposito libretto delle vaccinazioni per cani. Su questo documento, rilasciato nel corso della prima vaccinazione, verranno effettuate tutte le annotazioni che riguardano la salute del tuo cane (vaccini, terapie, eventuali interventi); dovrai portarlo con te durante le visite dal veterinario, in viaggio e in tutte le occasioni in cui il tuo cane dovrà dimostrare di essere in regola con le vaccinazioni.


vaccini facoltativi cani

Vaccini facoltativi

Oltre ai vaccini altamente consigliati, esistono altre tipologie di vaccini, la cui utilità deve essere valutata dal veterinario in base alla storia clinica del piccolo paziente.
Detti anche "non core", i vaccini facoltativi per cani servono a proteggere il cane da patologie altamente contagiose come la parainfluenza, la leishmania e l'herpesvirus canino. Sulla necessità di somministrare questi vaccini influiscono diversi fattori, legati soprattutto allo stile di vita e alla zona di residenza: se il tuo cane entra spesso in contatto con altri cani, o la vostra abitazione si trova in una regione dove la diffusione di un determinato virus è particolarmente alta, il veterinario aggiungerà senz'altro uno o più vaccini facoltativi alle consuete procedure di base.



Il vaccino polivalente

Con il termine "polivalente" o vaccino eptavalente per cane viene indicato un iter vaccinale che aggiunge ai quattro vaccini di base tre vaccinazioni facoltative: parainfluenza (tosse dei canili), coronavirus canino e babesiosi.
La parainfluenza, causata dai batteri bordetella bronchiseptica e pasteurella multocida, è un'infezione dei bronchi che si manifesta con una tosse violenta; il coronavirus, grave infezione che colpisce l'apparato digerente, provoca una disidratazione dagli esiti gravissimi (talvolta mortali) a causa della prolungata diarrea; la babesiosi, trasmessa dalle zecche, distrugge i globuli rossi portando il cane al coma e al decesso. Per le sue caratteristiche, il vaccino polivalente è altamente consigliato ai cani che frequentano abitualmente luoghi molto promiscui, come i canili, le pensioni e i centri di addestramento.



Filaria e leishmaniosi

Tra i vaccini da eseguire in casi particolari ci sono quelli contro la filariosi, la leishmaniosi e la rabbia. La possibilità di contrarre queste malattie è limitata a particolari zone del globo dove esiste una massiccia presenza dell'agente patogeno e dei suoi principali veicoli.
Il vaccino contro la filaria del cane, ad esempio, va somministrato qualora il cane risieda, in modo temporaneo o permanente, nelle zone ad alta concentrazione di zanzare tigre: questo insetto, infatti, è il principale responsabile della trasmissione della malattia. I luoghi più a rischio in tal senso sono la Pianura Padana, le zone in prossimità di fiumi e laghi e le regioni mediterranee. La filaria è una grave malattia cardiopolmonare causata da un parassita, il Dirofilaria: le sue larve entrano nel sistema circolatorio del cane e vi si sviluppano progressivamente. Una volta diventati adulti, i vermi si stabiliscono in prossimità del cuore e dei polmoni, causando disturbi cardiaci e respiratori. La loro diffusione all'interno dell'organismo può diventare talmente elevata da portare l'animale al decesso.

Molto simile alla zanzara è il pappatacio, ovvero l'insetto responsabile della trasmissione della Leishmaniosi. Questo flebotomo è attivo soprattutto nelle ore serali e notturne; il periodo di maggiore diffusione va da maggio a ottobre. Il vaccino contro la leishmaniosi copre il cane fino al 60%, per cui la sua efficacia deve sempre essere sostenuta da altre misure preventive (non far uscire il cane dopo il tramonto, uso di zanzariere e antiparassitari). Tra i più importanti focolai ci sono molte aree del Nord Italia, ma le variazioni climatiche e la sempre maggiore proliferazione dei veicoli di contagio rende ormai qualsiasi zona potenzialmente a rischio, sia in Italia che nel resto del mondo. Con la loro puntura, i pappataci trasmettono al cane il Leishmania Infantum, un piccolo parassita che colpisce il sistema immunitario causando danni progressivi. I sintomi sono perdita di peso, disturbi articolari, alopecia, inappetenza, epistassi, prostrazione e crescita anomala delle unghie. Nei casi più gravi, l'infezione può portare alla morte dell'animale.



Il vaccino antirabbico per cani

L'antirabbica non rientra tra le vaccinazioni consigliate; tuttavia, è spesso necessaria in caso di viaggi all'estero. Nei Paesi dell'Unione Europea, infatti, il vaccino antirabbico del cane è solitamente richiesto; per altre destinazioni è opportuno informarsi con molto anticipo, in quanto i protocolli obbligatori possono variare da paese a paese. L'antirabbica al cane andrebbe somministrata almeno un mese prima della partenza, in quanto la copertura risulta attiva dopo 21 giorni. Solitamente prevista anche in caso di esposizioni e mostre canine, l'antirabbica è altamente consigliata ai cani che vivono in ambienti a stretto contatto con le volpi. Se stai pianificando un viaggio all'estero con il tuo cane, tieni presente che durante la trasferta dovrai esibire, oltre al libretto delle vaccinazioni, un apposito passaporto per animali da compagnia, dove vengono riportati vari dati riguardanti il cane e il suo proprietario. Potrai avere maggiori informazioni sull'argomento presso la tua ASL di competenza, dal veterinario o consultando i siti dei paesi di destinazione.

quanti vaccini deve fare un cucciolo

Il cucciolo può uscire prima di aver completato il protocollo vaccinale?

La prima vaccinazione del cane coincide solitamente con l'inizio dello svezzamento, ovvero con il periodo in cui il tuo piccolo amico comincia a manifestare la tendenza ad esplorare il mondo circostante. Molti proprietari, quindi, si chiedono se sia sicuro portare fuori il cucciolo e permettergli di incontrare altri cani prima che sia stato completato il protocollo vaccinale.
Come conciliare le esigenze di apprendimento e socializzazione del nostro cucciolo con i rischi per la sua salute? Tenerlo in casa fino al completamento di tutte le procedure (quindi, fino ai 4 mesi di età) potrebbe rappresentare una buona soluzione: purtroppo, però, una misura tanto drastica priverebbe il cane della possibilità di abituarsi ai rumori del traffico e alla presenza di altri cani, inficiando il suo senso di sicurezza. Con le opportune cautele, però, è possibile trovare il giusto compromesso tra le due esigenze. Finché il protocollo vaccinale non è completo, puoi portare il tuo cucciolo negli spazi esterni più vicini (il marciapiede di fronte alla tua abitazione, ad esempio) evitando i posti con elevata concentrazione di cani sconosciuti, come il parco pubblico. Attenzione però a non fargli leccare o mangiare niente da terra (in particolare feci o urine di altri cani). Per aiutarlo a socializzare, puoi permettergli di incontrare i cani di cui conosci per certo lo stato di salute (cani di parenti, amici, vicini di casa).



Costo del vaccino del cane

Il costo della prima vaccinazione, del relativo richiamo e del vaccino annuale del cane varia a seconda della zona di residenza, della tipologia di vaccino e della visita che il veterinario effettua contestualmente al vaccino. Il vaccino trivalente del cane, ad esempio, avrà naturalmente un costo inferiore rispetto ad una procedura che comprenda ulteriori vaccinazioni, come la tetravalente o la eptavalente. Orientativamente, i costi possono variare da 25 a 50 euro.



Il vaccino del cane, possibili effetti collaterali

Tutti i vaccini per cani hanno un elevato margine di sicurezza e tollerabilità: per questo, gli eventuali effetti collaterali sono lievi e transitori, e non rappresentano assolutamente un rischio per la salute del tuo peloso. Tra i più comuni ci sono letargia, torpore, sbalzi di umore, un piccolo rigonfiamento nella zona dell'inoculazione, disturbi gastrointestinali. In alcuni rarissimi casi può verificarsi una reazione anafilattica a pochi minuti o al massimo a qualche ora dalla somministrazione, con sintomi quali difficoltà di respirazione, infiammazione della gola o del muso, polso debole, vomito o diarrea: ma si tratta di un'eventualità davvero molto remota. Gli effetti più comuni scompaiono spontaneamente nell'arco di poche ore; la copertura del vaccino, invece, proteggerà al meglio il tuo cane garantendogli una vita lunga e serena.
Attenzione ai richiami: solo effettuandoli scrupolosamente alla scadenza, secondo le modalità stabilite, è possibile assicurare al vaccino la sua piena efficacia.

I vaccini, quindi, rappresentano la migliore garanzia per il benessere e la qualità della vita del tuo amico peloso. Scegliere il protocollo vaccinale più adatto ed osservarlo in modo rigoroso, infatti, tiene lontano il rischio di infezioni e patologie gravi, consentendo a te e al tuo cane di godervi la vostra vita insieme in tutta tranquillità.

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  •  Commenti ( 16 )
Fabio
 Fabio
Buongiorno. Se il cucciolo è morto di gastroenterite virale da parvovirus per ora no. Deve buttare tutto quello che ha usato per il cucciolo morto (ciotole, tappetini ecc..) , lavare e disinfettare bene (va bene usare la varechina ) . Tuttavia disinfettare bene è molto difficile perché il virus è estremamente resistente nell'ambiente. Io personalmente consiglio di far tornare in casa un cane solo dopo 6 mesi (meglio un anno) prendendo un cane già vaccinato per la parvovirosi. Disinfettare bene l'ambiente Purtroppo ho avuto esperienze molto tristi di cuccioli infettati anche dopo alcuni mesi dalla morte del cucciolo precedente. Cordiali saluti
Alberto
 Alberto
Salve circa 20 giorni fa ho preso un cucciolo di corso l’ho tenuto dentro casa ma dopo un paio di giorni ho dovuto portare il cane in clinica a causa di una gastroenterite. Dopo circa una settimana di ricovero il cucciolo è morto. Ora vorrei prendere un altro cane. Volevo sapere se posso portare il cane qui a casa mia. Grazie
Fabio
 Fabio
Gentile Sig. Francesco, la copertura dipende dal vaccino , ne esistono due : uno che prevedere una sola somministrazione iniziale e poi richiami annuali e uno che all’inizio prevede tre richiami a distanza di 3 settimane uno dall’altro. Il primo è efficace dopo 28 giorni dalla somministrazione , il secondo 2-3 settimane dopo l’ultima dose. A questo punto il primo lo proteggeranno solo per una parte della stagione a rischio che va da aprile-maggio a ottobre-novembre (dipende dall’area geografica). La coperture che danno i due vaccini è inferiore a quella delle altre vaccinazioni, ma trattandosi di una malattia molto grave e pericolosa tutto quello che si può fare per prevenirla ha un senso. Dei due io personalmente utilizzo il primo per ragioni di praticità (unica dose) e perché ,almeno nella mia esperienza, da meno effetti collaterali (comunque non gravi). La scelta finale però spetta al collega che segue il suo cane in base alle diverse considerazioni (area geografica, taglia del cane, situazione di salute dello stesso ecc..) . Prima di fare il vaccino è consigliato (ma io trovo che sia necessario) il test del sangue per la Leishmaniosi. Cordiali saluti
Francesco
 Francesco
Buongiorno Dottore. Ho un cucciolone di golden retriever di 6 mesi, a cui mi accingo a fare il vaccino contro la leishmania, ma le chiedo visto che siamo già a luglio, mi darà una copertura già da subito e per tutta la stagione estiva? Lei lo consiglia? E, nel caso affermativo, quale tipologia? Grazie. Buona giornata. Francesco
Fabio
 Fabio
Gentile Sig.ra Cecilia. Generalmente la profilassi si fa ad aprile , se ritarda si può comunque fare non ci sono problemi salvo il fatto che alcuni giorni potrebbero essere rimasti scoperti e quindi potrebbe esserci un piccolo rischio in più di contrarre la malattia. Le profilassi in genere coprono circa 30 giorni retroattivamente , per cui facendola ora potrebbe rimanere scoperto parte di marzo e aprile. Se si vuole stare tranquilla può ripetere un test del sangue per evidenziale eventuali infezioni. Cordiali saluti
Cecilia Nicolini
 Cecilia Nicolini
Salve, ho due cagnolini di 10 e 9 anni. Da quando sono nati il veterinario mi ha consigliato di fare la profilassi per la Filariosi, quest'anno per diversi motivi non sono riuscita a farglielo fare entro Aprile (data consigliata) e ora siamo oltre la metà di maggio. La mia domanda é: sono ancora in tempo per farlo o ci sono tempi da rispettare? grazie per la risposta.
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